I CONSORZI DI BONIFICA E LA TUTELA DEL TERRITORIO

Istituiti con Regio Decreto n. 215 del 1933 i Consorzi di Bonifica ancora oggi sono le agenzie pubbliche che  hanno il compito di realizzare e gestire opere di difesa e regolazione idraulica, di provvista e utilizzazione delle acque a prevalente uso irriguo, interventi di salvaguardia ambientale. I  singoli Consorzi di Bonifica sono membri dell’ANBI l’associazione nazionale che tutela gli interessi dei singoli associati.  Annualmente l’associazione organizza la “Settimana nazionale della Bonifica e della irrigazione” con lo scopo di far conoscere e promuovere l’attività dei Consorzi.

Sul territorio nazionale sono presenti 141 Consorzi ognuno dei quali è impegnato nella salvaguardia e nella valorizzazione delle risorse dei singoli comprensori di pertinenza. Con 231 mila chilometri complessivi di canali vengono irrigati 3.5 milioni di ettari di terreni agricoli, il che significa che l’85% dei prodotti agricoli “made  in Italy” vengono prodotti grazie anche al sistema di irrigazione gestito dai Consorzi.

Le attività dei Consorzi non si limitano all’irrigazione, ma con oltre 900 impianti idrovori mantengono in sicurezza vaste aree del Paese ubicate in zone umide o a forte rischio idrogeologico.

Negli ultimi anni è stato notevolmente implementato il settore delle energie rinnovabili con 342 impianti per la produzione di energia idroelettrica per complessivi 697 milioni di KWh e 110 impianti fotovoltaici per ulteriori 8 milioni di KWh annui.

L’ambito operativo dei Consorzi di Bonifica è complesso e strategico e sempre oggetto di revisione e costante aggiornamento per affrontare le sfide sempre nuove che questo settore richiede. Anche nella nostra Regione i Consorzi continuano la loro attività sul territorio aggiornando costantemente il modello organizzativo e di intervento su un territorio tutt’altro che uniforme e di facile gestione.

In ambito regionale i Consorzi stanno ridefinendo e razionalizzando la propria struttura organizzativa. A tele scopo sono previste per il futuro quattro macro aree: Etruria meridionale e Sabina, Litorale Nord, Lazio Sud Ovest con il litorale e la Pianura Pontina e Lazio Sud Est dove ricadranno Anagni e la Provincia di Frosinone.