Urbanistica e ambiente

Comunicato stampa del Coordinamento “Difendiamo la Valle”
Con deliberazione n. 91 del 24 Aprile 2025, l’Amministrazione Comunale di Anagni ha approvato il progetto di fattibilità per la realizzazione di un parcheggio in Viale Giacomo Matteotti, su parte dell’area già di proprietà del
Convitto Nazionale Regina Margherita per lungo tempo adibita a parco pubblico.
L’area, realizzata con fondi comunali e gestita in convenzione con il Convitto, ha rappresentato per anni uno spazio di aggregazione e svago, particolarmente prezioso per bambini, giovani, anziani e categorie fragili. Uno spazio di cui la
cittadinanza è stata privata a lungo, senza che nessuna amministrazione si interessasse di attivarsi per renderlo di nuovo fruibile.
L’attuale amministrazione ha ora acquisito l’area, non per valorizzare lo spazio esistente e restituirlo alla cittadinanza come “parco”, ma per trasformarlo in un parcheggio definendo “l’opera di pubblica utilità”, come se un luogo dedicato a famiglie e bambini non meritasse la stessa definizione. Per di più in un’epoca in cui le aree verdi, oltre al loro valore sociale, rappresentano una fondamentale difesa contro le sfide ambientali sempre più gravi: inquinamento, ondate di calore, perdita di biodiversità.
Nel nostro centro Storico mancano aree dedicate all’infanzia, spazi protetti lontani dai gas di scarico, luoghi di incontro e di aggregazione per i giovani e zone all’aperto per gli anziani. Ma, nella città di Anagni, si continua, tassello dopo tassello, a cementificare e asfaltare: dopo il Giardino del Villino Viti, l’area in località Finocchieto-Osteria della Fontana, l’area fitness che ha ferito il Parco della Rimembranza ed ora anche il parco di Viale Giacomo Matteotti-Convitto Nazionale Regina Margherita, perseverando in una visione miope che scambia l’asfalto per Modernità e la distruzione del verde per Progresso!
Eppure, nonostante le più recenti ricerche sullo stato di salute della popolazione della Valle del Fiume Sacco confermino un legame diretto tra inquinamento atmosferico e l’aumento di patologie gravi e subdole, l’inerzia – o
peggio – l’indifferenza delle amministrazioni locali, in particolare della nostra, impediscono di riconoscere e affrontare questa drammatica realtà.
È tempo di invertire la rotta, di difendere i beni comuni e di rimettere al centro le persone, la salute e l’ambiente.
Il Coordinamento “Difendiamo La Valle”