ANAGNINI E POLITICA. IL “LIBRO DEI SOCI” DELLA DC CI FA RISCOPRIRE L’IMPEGNO DEI NOSTRI CONCITTADINI NEGLI ANNI 50

Storia e politica locale

Il LIBRO SOCI della DC di Anagni

 

NEL 1945 GLI ITALIANI RISCOPRONO LA POLITICA ATTIVA E PLURALISTA. NEGLI ANNI 50 LA POLARIZZAZIONE DEL QUADRO POLITICO CONCENTRA IL CONSENSO POPOLARE SUI DUE GRANDI PARTITI DI MASSA, DC E PCI CHE SI CONTENDONO L’ELETTORATO ATTRAVERSO UNA ESTESA RETE DI SEZIONI E DI ISCRITTI. DAI FOGLI VOLANTI SI PASSA AI REGISTRI E AGLI ELENCHI E NEL 1954 LA DC LOCALE CONTA OLTRE 1000 ISCRITTI. LA STORIA DI UN “LIBRO SOCI” CHE BEN RAPPRESENTA LA STORIA DI QUEL PERIODO.

dalla redazione

Dal 1945 e per i successivi 47 anni i partiti di massa, con base popolare più o meno ampia, sono stati gli attori principali della scena politica del nostro Paese. In questa fascia temporale i  due partiti più forti, Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano, sono arrivati a contare milioni di iscritti in tutta Italia. Le sezioni cittadine con  forte radicamento sul territorio costituivano la base dei due partiti e coloro che avessero aspirazioni a ricoprire cariche pubbliche dovevano necessariamente passare attraverso la “gavetta” delle attività di sezione e qualora dimostrassero attitudini e capacità erano chiamati a ricoprire incarichi sempre più importanti: dai consigli comunali alle alte cariche parlamentari e governative attraverso la partecipazione alle consultazioni elettorali.

Il LIBRO SOCI vidimato dalla locale sezione DC

 

Le campagne di tesseramento davano ai partiti una base di autofinanziamento e di presenza sul territorio. La vita di sezione oltre all’attività politica dava ampio spazio a molte attività ricreative e dopolavoristiche che, soprattutto nei difficili anni del secondo dopoguerra, non erano alla portata di tutti. A livello locale, dopo il 1945., la DC aveva già una base elettorale cospicua, anche se in condominio con comunisti, socialisti e repubblicani. A partire dagli anni 50 però, la polarizzazione della politica nazionale ebbe le sue ripercussioni anche nella nostra città e nei decenni successivi furono DC e PCI al centro della scena politica cittadina.

Anagrafica degli iscritti

 

A livello locale, dopo la vittoria della coalizione di sinistra (raggruppata in una lista civica) nel 1953, fu la DC insieme ai suoi alleati centristi e laici a dominare quasi ininterrottamente la scena amministrativa locale, mentre nelle consultazioni nazionali fu il PCI, in diverse occasioni, a dominare la scena. Nel segreto dell’urna gli anagnini non avevano difficoltà a scegliere chi meglio li rappresentasse nei vari consessi anche cambiando radicalmente indirizzo di voto.   Questo dualismo è di fatto andato avanti fin quasi alla fine della prima repubblica.

L’anagrafica riportava professione e numero di tessera

 

Una interessante testimonianza sulla situazione politica locale negli anni 50, in particolare della Democrazia Cristiana, ci arriva da un interessante documento d’epoca: il “LIBRO SOCI” della sezione anagnina della DC dell’anno 1954. Il libro, edito dall’ufficio centrale organizzativo della DC, venne distribuito alle singole sezioni per poter disporre di dati statistici più rigorosi sugli iscritti, visto che negli anni precedenti, come riportato nelle raccomandazioni ai segretari di sezione, le modalità di archiviazione lasciavano molto a desiderare.

Le “raccomandazioni” ai segretari di sezione per il corretto censimento dei soci

 

Oltre ai dati anagrafici e agli indirizzi, nel libro veniva riportata l’attività lavorativa e l’affiliazione a sindacati o associazioni, ovviamente di area cattolica, dei soci. Fa impressione il numero degli iscritti: oltre 1000 su una popolazione cittadina decisamente inferiore all’attuale. Di questo documento vi mostriamo i dati salienti, nascondendo ovviamente, per ragioni di riservatezza, cognomi e riferimenti familiari nelle pagine riservate al censimento dei soci.

La copertina rigida, purtroppo deteriorata, del libro

 

La politica attuale, fatta di talk show televisivi e comunicati via social, è lontana anni luce dalla passione e all’impegno profuso in quel periodo, anche da normali cittadini, a favore  dello sviluppo economico e sociale del Paese. Gli anni 50 sono stati duri per tutti ma in qualche modo il sistema Paese è cresciuto ed è uscito alla grande dalle rovine della guerra. Anche la politica, almeno fino a un certo punto ha fatto la sua parte. Il confronto era spesso polemico se non addirittura aspro ma i valori condivisi dalle forze democratiche sono sempre stati un punto di riferimento comune e tanti provvedimenti legislativi che hanno traghettato l’Italia nel novero delle grandi nazioni sono stati quasi sempre materia comune per queste forze. Poi, a un certo punto del percorso, qualcosa è andato storto, non è questa la sede per analizzarne le cause, e la stagnazione, se non l’imbarbarimento del contesto politico, economico e soprattutto sociale della nazione ne è la conseguenza. Chissà che direbbero oggi quei 1000 nostri concittadini che 70 anni fa, insieme a molti altri di fede politica opposta, si sono impegnati per un futuro migliore per tutti creando opportunità che non siamo più stati in grado di cogliere ?

Il prontuario con l’elenco dei lavori e delle professioni da inserire nel libro,