Storia

DA UN CARTONCINO COMMEMORATIVO UNA BREVE BIOGRAFIA E QUALCHE RICORDO PERSONALE DI MONSIGNOR UMBERTO FLORENZANI, ESORCISTA, SACERDOTE, INSEGNANTE E VESCOVO DI ANAGNI-ALATRI IN UN DIFFICILE PERIODO DI TRANSIZIONE. DAL GIURAMENTO CON GIOVANNI LEONE ALLA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II LA STORIA DI UN VESCOVO VICINO AI GIOVANI E AL MONDO DEL LAVORO.
di Francesco Cecconi
LA SCATOLA DEI RICORDI
In ogni casa esiste una scatola, un cassetto una nicchia dove giacciono, dimenticati nel corso del tempo, documenti, fotografie e ricordi di ogni genere. Capita a volte che per le motivazioni più varie questi ricordi tornino alla luce e ci facciano tornare indietro nel tempo. Qualche giorno fa, in una di queste involontarie “operazioni nostalgia”, ho ritrovato questo cartoncino commemorativo stampato ad Alatri nel 1987 che ricorda la figura di S.E. Mons. Umberto Florenzani venuto a mancare presso il Policlinico Gemelli di Roma il 22 febbraio dello stesso anno all’età di 67 anni. Come molti dei nostri ascoltatori/lettori ricorderanno Mons. Florenzani è stato il Vescovo dell’allora diocesi di Anagni dal 1973 al 1986. Nello stesso periodo ha ricoperto lo stesso ruolo per la diocesi di Alatri e per un anno circa delle due diocesi accorpate in un’ unica entità amministrativa.

ESORCISTA, VICE RETTORE E PARROCO
Originario di Pofi dove è nato nel 1919, Mons. Florenzani ha da sempre avuto un forte legame con la città di Anagni, dove, a partire dall’età di 15 anni, ha compiuto i suoi studi superiori di filosofia e teologia presso il Pontificio Collegio Leoniano. Il 26 dicembre 1937 riceve la tonsura dal Vescovo Adinolfi. E’ solo il primo passo del lungo percorso verso la completa consacrazione sacerdotale che compie nei cinque anni successivi. Nel marzo 1939 prende gli ordini minori: diviene ostiario e lettore. Nel dicembre successivo il vescovo Adinolfi lo ordina esorcista ed accolito. Alla fine del 1941 è diacono ma é ancora troppo giovane per la definitiva ordinazione sacerdotale, quindi una volta terminati gli studi viene incaricato come vice rettore del seminario vescovile di Veroli. Il 17 maggio 1942, dunque in pieno periodo bellico, con tutte le drammatiche conseguenze che ne derivano, viene ordinato presbitero dal Vescovo di Veroli Francesco de Filippis. La cerimonia si svolge presso la chiesa di San Pietro Apostolo nella sua Pofi dove svolge anche il suo primo incarico di parroco.

GLI ANNI DEL SACERDOZIO E DELL’INSEGNAMENTO
Contestualmente all’attività pastorale in parrocchia, Umberto Florenzani prosegue la sua attività di educatore come insegnante di religione presso il liceo classico e presso la scuola di teologia per religiose di Frosinone. Le sue doti di ottimo amministratore e organizzatore vengono notate ed apprezzati dai vertici della curia e per questo viene chiamato a ricoprire l’incarico di direttore dell’ufficio diocesano di pastorale, un importante organo consultivo che recependo le istanze del territorio aiuta il vescovo nella gestione della diocesi. Nel 1972 il Vescovo Giuseppe Marafini, debilitato da una seria malattia, gli conferisce l’incarico di Vicario della diocesi di Veroli-Frosinone per essere affiancato nella sua azione pastorale.

IL GIURAMENTO DAVANTI A GIOVANNI LEONE
La strada verso la consacrazione episcopale appare segnata e infatti il primo febbraio 1973 Paolo VI lo nomina vescovo di Ferentino succedendo a Mons. Costantino Caminada deceduto nel novembre del 1972. Il primo Concordato tra Stato e Chiesa del 1929 ancora in vigore, prevede che il vescovo appena nominato, prima di prendere possesso della sua diocesi, presti giuramento di fedeltà al Capo dello Stato secondo la formula stabilita dall’articolo 20: “Davanti a Dio e sui Santi Vangeli, io giuro e prometto, siccome si conviene ad un Vescovo, fedeltà allo Stato italiano…”. Il 6 marzo 1973 Florenzani, ricevuto presso il palazzo del Quirinale, pronuncia questo impegno davanti al Presidente della Repubblica Giovanni Leone. La solenne cerimonia di ordinazione viene celebrata l’11 marzo presso la cattedrale di S. Andrea di Veroli alla presenza dei cardinali Confalonieri e Ciavardi e del vescovo di Anagni e Alatri Vittorio Ottaviani.

PAOLO VI E IL PALLIO
Ottaviani, abruzzese, originario di Rocca di Cambio, è vescovo di Alatri dal 1962. Nel 1972 diviene anche vescovo di Anagni ma nel 1973 con la nomina a vescovo dei Marsi torna nella sua regione e Umberto Florenzani, con provvedimento papale del 21 dicembre 1973, viene nominato Vescovo di Anagni e di Alatri . Nel solenne Concistoro convocato in vista dell’apertura dell’anno santo del 12 dicembre 1974, Paolo VI gli consegna il pallio, paramento liturgico indossato dal Papa e da alcuni arcivescovi metropoliti, concesso per antica tradizione anche al vescovo di Anagni come segno distintivo della sede papale durante il medio evo.
LA MESSA TRA GLI OPERAI IN SCIOPERO
La sua presenza ad Anagni coincide con un periodo non facile per la città e per l’intero Paese. Il 1973 è l’anno della crisi energetica, nel 1974 il contrastato referendum sul divorzio divide l’Italia. Terrorismo e stragi scuotono la nazione e iniziano a essere manifesti i primi accenni di una intensa crisi politica ed economica che nel corso degli anni diverranno sempre più evidenti. Anche nel nostro comprensorio la crisi morde e all’inizio degli anni 80 molte grandi aziende sono costrette a ridimensionarsi, ristrutturare, se non addirittura a chiudere. E’ proprio a una di queste vertenze industriali, quella della Winchester, che è legato uno dei ricordi da cronista di quel periodo. Il minacciato ridimensionamento della forza lavoro della stabilimento ubicato nei pressi dell’area boschiva della Macchia apre una lunga contrapposizione tra proprietà aziendale da una parte e lavoratori e organizzazioni sindacali dall’altra. Per lunghi giorni un presidio operaio staziona davanti ai cancelli dell’opificio, la zona è costantemente presidiata da una forte presenza di forze dell’ordine e il tutto finisce con una carica di polizia che mette fine al picchettaggio. In questo lasso di tempo, in una situazione tesa, il vescovo Florenzani compie un gesto allora poco consueto, che, almeno dalle nostre parti, è inedito: si reca sul luogo delle proteste e celebra messa per tutti i presenti davanti i cancelli della fabbrica. Un gesto dal significato altamente simbolico, pensato e fatto in nome della dignità del lavoro e della persona umana. Purtroppo anche i suoi inviti al dialogo rimangono inascoltati e dopo la fine di quella vertenza anche per questo stabilimento inizia una lunga e penosa fase di declino. L’attenzione rivolta al mondo del lavoro da parte di Umberto Florenzani però non è inedita ne legata esclusivamente legata a questa vicenda. Già in occasioni precedenti, durante le cerimonie di inaugurazione di attività produttive, in almeno un paio di nostre interviste, il vescovo aveva mostrato interesse verso tutte quelle iniziative in grado di promuovere anche il benessere materiale dell’individuo e della comunità.

IN MEZZO AI GIOVANI
Sul piano religioso e pastorale va rilevata la sua presenza accanto ai giovani. Il primo personale ricordo di Umberto Florenzani è legato alla visita, poco dopo il suo insediamento, ma ne seguirono altre, al gruppo Scout attivo negli anni 70 presso la parrocchia di San Giovanni. Arrivato da solo, se non ricordo male guidando personalmente la sua automobile, tralasciando ogni formalità iniziò a parlare con ciascuno dei presenti (ed eravamo tanti) informandosi sui progressi nello studio, sulle idee e le aspirazioni di tutti. Altre occasioni di incontro delle quali ho memoria sono quelle con il coro polifonico (come tutti i prelati dell’epoca aveva anche una ottima conoscenza della musica) a margine delle celebrazioni solenni in cattedrale. L’ultimo ricordo di mons. Florenzani è legato al quarto congresso eucaristico diocesano svoltosi ad Anagni nel 1986 e la visita di Giovanni Paolo II seguiti per conto di Radio Hernica. In precedenza, nel 1984 ad Alatri, era stato il promotore del Sinodo diocesano
DISCLAIMER
Come già scritto, questo articolo che non ha la pretesa di essere una biografia esaustiva, è partito dal ritrovamento di un cartoncino commemorativo stampato dopo la sua morte. Avendo una serie di ricordi personali su diversi eventi ma scarsa documentazione e conoscenza delle date, ho effettuato qualche ricerca sul web trovando diverso materiale che ha consentito questa breve ricostruzione. In particolare molte notizie e date sono contenute nel “Notiziario della diocesi di Anagni” un foglio informativo settimanale diretto dall’allora Cancelliere Vescovile Don Francesco Fiaschetti digitalizzato e reso disponibile dalla chiesa di S. Antonino di Pofi sulle pagine di archive.org a questo LINK . Nel foglio, stampato in previsione del suo insediamento in diocesi, oltre ai saluti di rito viene illustrata la cronologia degli avvenimenti principali che hanno caratterizzato il percorso umano e religioso di Umberto Florenzani. Un altro documento interessante è costituito dalla foto ufficiale del neo vescovo Florenzani con il Presidente della Repubblica Giovanni Leone in occasione del giuramento. La foto Proviene da QUESTA PAGINA WEB della presidenza della Repubblica. Della foto con Giovanni Paolo II non siamo riusciti a trovare attribuzioni. Ovviamente c’è la piena disponibilità a farlo qualora ci venisse segnalata.


