WORLD RADIO DAY 2024. A MILANO GLI STATI GENERALI DELLA RADIOFONIA ITALIANA

World Radio Day 2024

Milano-Auditorium del Talent Garden Calabiana

NEL 1924  NASCE LA RADIODIFFUSIONE ITALIANA. CENTO ANNI DOPO, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA RADIO, L’EMITTENZA NAZIONALE  HA CELEBRATO SE STESSA IN UNA LUNGA KERMESSE CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DELLE FIGURE DI PRIMO PIANO DEL MONDO DELLA RADIO. 

di Francesco Cecconi  (Radio Hernica)

L’ampia struttura del Talent Garden Calabiana di Milano, in grado di accogliere un notevole flusso di pubblico, ha ospitato quest’anno la dodicesima edizione italiana della Giornata Internazionale della Radio, evento promosso annualmente dall’UNESCO il 13 febbraio, compleanno della prima trasmissione radio prodotta e trasmessa a cura delle Nazioni Unite nel 1946.

Ogni anno l’UNESCO propone un tema legato alla radio invitando le singole emittenti a produrre contenuti specifici ad esso legati. Questo è il LINK per chi volesse approfondire il nostro contributo per il 2024. L’aspetto sociale della radio e della sua funzione primaria in zone di crisi è stato il filo rosso che ha legato le varie edizioni dell’evento. Quest’anno si è voluto invece celebrare il primo secolo di vita della Radio. E’ più o meno nei primi anni 20 che prima le nazioni più sviluppate e via via tutte le altre, iniziarono a sviluppare sistemi di radiodiffusione circolare finalizzati a raggiungere simultaneamente un grande numero di utenti.

Sul palco del Talent Garden Calabiana la funzione sociale del mezzo radiofonico è stata sottolineata da Giacomo Mazzone (link al video del suo intervento) Segretario mondiale presso l’UNESCO per il World Radio Day, in collegamento dall’aeroporto di Bruxelles dove era rimasto bloccato per difficoltà del traffico aereo e da Francesco Diasio, specialista in comunicazioni attualmente in forza alla FAO, con il quale nei giorni precedenti avevamo realizzato realizzato un interessante podcast.

Per il resto, la kermesse milanese, sponsorizzata ed organizzata da Radiospeaker, holding di formazione delle figure professionali legate alla radiofonia, è stata una convention del broadcasting italiano, una sorta di autocelebrazione che ha visto alternarsi sul palco del Talent Garden Calabiana speakers, DJ, giornalisti ed esponenti di rilievo dell’industria radiofonica italiana. A corredo della manifestazione principale sono stati organizzati dei workshop formativi (link al video) riguardanti i numerosi aspetti della radiofonia: tecnica di conduzione radiofonica, composizione dei palinsesti, aspetti legali, sviluppo di software specifico e approfondimenti sul podcasting.

Workshop sul software di gestione

Uno degli argomenti ricorrenti nel corso della manifestazione è stato quello dell’utilizzo, già ampiamente sperimentato, dell’intelligenza artificiale nella radiofonia.  Da diverso tempo alcune start up italiane operano in questo settore con risultati notevoli e per i non addetti ai lavori, sorprendenti. L’intelligenza artificiale è già in grado di generare programmi informativi praticamente indistinguibili da quelli realizzati con l’intervento umano mentre per quanto riguarda la conduzione di programmi musicali si è ancora abbastanza lontani da una perfetta emulazione ma anche in questo caso la strada appare segnata. Al dubbio legittimo se l’avvento dell’AI nella radiofonia possa provocare o meno una contrazione dei posti di lavoro nel settore, è stato risposto che questo pericolo non esiste, anzi, il suo utilizzo, riducendo i tempi di ricerca e documentazione nella fase realizzativa dei contenuti, pare che sia di notevole aiuto al lavoro di redazione, ma si sa, in questi casi è come chiedere all’oste un parere sulla bontà del suo vino e solo in futuro si potranno valutare gli effetti dell’AI anche in questo settore.

Jody e Claudio Cecchetto

Gran parte dei convenuti però si sono ritrovati alla convention per vedere e ascoltare da vicino quelli che ormai sono i decani della radiodiffusione commerciale in Italia: Claudio Cecchetto (link al video con il suo intervento) che ha lanciato un network che porta il suo nome, in questa occasione coadiuvato dal figlio Jody, che sta seguendo le orme paterne e Albertino (link al video con il suo intervento) , attuale direttore artistico di M2O. Grande entusiasmo del pubblico presente per questi due personaggi che hanno raccontato del loro percorso artistico e professionale dalla metà degli anni 70 ad oggi. Grande entusiasmo anche per Francesco Repice (link al video con il suo intervento) voce storica di “Tutto il calcio minuto per minuto” che ha esordito nel suo intervento ricordando il grande Sandro Ciotti e sottolineando il fatto che per una conduzione radiofonica efficace sono ugualmente importanti tecnica e conoscenza, quest’ultima derivante, almeno nel suo caso, da una sistematica ed onnivora passione per la lettura.

Albertino

La conduzione radiofonica è una professione vera e propria. Nel lungo periodo del monopolio pubblico della radiodiffusione era lo stesso ente radiotelevisivo a selezionare e formare lo specifico personale. Alla conduzione si arrivava solo dopo un lungo e impegnativo tirocinio e nulla era lasciato al caso. L’avvento delle radio libere e commerciali, almeno all’inizio, portò un po’ di scompiglio in questo settore, con molta improvvisazione e poca preparazione. Nel corso degli anni ovviamente le cose sono cambiate. Il settore radiofonico è diventato una vera e propria industria che attira investimenti e produce ricavi. La professionalità, anche degli speakers, è di fondamentale importanza, perché, come è stato fatto rilevare più volte, anche nei workshop, la voce che arriva all’ascoltatore rappresenta l’azienda. Nulla di strano quindi che nascessero delle scuole, dove si apprendono tutte quelle competenze necessarie a far funzionare questa complessa macchina multimediale che è diventata la Radio. Molti giovani si accostano alla professione frequentando queste scuole e ovviamente non esisteva migliore occasione di questa per far intervenire (link al video) alcuni di questi ragazzi che hanno raccontato delle loro esperienze prima di “farcela” in un ambiente molto competitivo e difficile, dove non è detto che il successo arrivi subito, anzi, in qualche caso ci sono voluti anche 7-8 anni di gavetta prima di approdare in serie A.

Workshop sul podcasting

L’interazione ormai consolidata tra radio e web ha avvicinato un gran numero di giovani al nostro mezzo di comunicazione preferito. Le web radio universitarie che come professionalità e ricchezza di contenuti reggono tranquillamente il confronto con le radio classiche, costituiscono una realtà ben consolidata nel panorama multimediale italiano e internazionale. Hanno un notevole seguito sul web e sono parte integrante di quel processo innovativo che contraddistingue questo settore. Nel corso del meeting è stato annunciato un analogo evento dedicato esclusivamente alle radio universitarie che si svolgerà a Roma, presso l’università “La Sapienza” dal 16 al 18 maggio 2024.  

Workshop sulla conduzione radiofonica

Altri temi importanti affrontati nel corso del meeting sono stati la rilevazione dei dati di ascolto, importante parametro per determinare gli investimenti nel settore, soggetta a diversi problemi e polemiche negli ultimi anni e gestita attualmente dal TER (Tavolo Editori Radio) e il rapporto delle emittenti con la SIAE il cui rappresentante ha parlato di un programma di semplificazione per la tariffazione delle opere soggette al diritto d’autore.

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